I tesori di Terracina: la Cattedrale di S. Cesareo nelle foto di Francesco Petrilli

I capolavori della Cattedrale di S. Cesareo di Terracina

nelle foto di Francesco Petrilli.

Affresco di S. Cesareo sulla volta della navata centrale (Foto Francesco Petrilli)

 

 

Pulpito nella Chiesa di San Cesareo (Foto Francesco Petrilli)
Un leone del pulpiito (Foto Francesco Petrilli)

 

Particolare del capitello raffigurante i Saraceni della colonna che sostiene il pulpito (Foto Francesco Petrilli)
Colonna tortile medievale, particolare del basamento (Foto Francesco Petrilli)
Colonna tortile medievale, (Foto Francesco Petrilli)


26 marzo 2018 h. 17.30

Ph. Francesco Petrilli

Il Duomo di Terracina: di origini antichissime.

Il duomo è di origini antichissime, edificato tra V e VI secolo utilizzando ciò che restava di un antico tempio romano a cinque navate del foro cittadino.

L’edificio subì diversi interventi e restauri, tra cui quello dell’XI secolo (con la consacrazione al patrono della città san Cesareo del 1074), quello del XIII secolo e soprattutto il restauro settecentesco, che ridusse la chiesa da cinque a tre navate con la costruzione di cappelle laterali e la copertura a botte del soffitto al posto delle capriate romaniche.

 

La colonna tortile, utilizzata per sostenere il cero pasquale (Foto Elisabetta Di Girolamo)

 

Il duomo ha una sua importanza nella storia della Chiesa, perché in esso si celebrò il conclave del 1088 che elesse Papa Urbano II al soglio pontificio.

Di particolare pregio il porticato

Di notevole interesse artistico è il porticato che precede la chiesa, elevato su una gradinata di 30 gradini.

Esso è costituito da sei colonne di spoglio, interrotte al centro da un arco trionfale, che sorreggono un’antica trabeazione con decorazioni musive sul suo lato destro. Esse sono costituite da immagini in cui sono raffigurati un mostro alato, un’aquila, palme, cervi, volatili e tori ed altre figure. Sotto il portico è una vasca funeraria di epoca romana e coppie di animali accovacciati ai lati delle colonne. Altri 7 gradini conducono alle due entrate della chiesa, di cui quella principale è decorata con fregi marmorei di età augustea.

Ai lati del porticato è il campanile romanico, curiosamente sollevato da terra e sorretto da quattro pilastri che insistono sul lato sinistro del porticato.

L’interno del duomo è a tre navate suddivise da colonne di spoglio, con cappelle laterali. Le due navate laterali terminano con absidi, mentre la navata centrale, anch’essa con abside, termina con una ambiente quadrangolare ove è inserito il coro. Presbiterio e coro sono rialzati di circa un metro rispetto alle tre navate.

Di interesse artistico sono:

  • la pavimentazione della navata centrale in stile cosmatesco (XII – XIII secolo);
  • il pulpito medievale (prima metà del XIII secolo), sorretto da cinque colonne;
  • la colonna tortile, utilizzata per sostenere il cero pasquale, anch’essa di epoca medievale; una iscrizione marmorea riporta autore e data della colonna: Crudele, 31 ottobre 1245;
  • gli affreschi settecenteschi del presbiterio e del coro, con la raffigurazione di episodi legati all’elezione di papa Urbano II.

Fonte: Wikipedia