“Sul treno a Terracina solo facili promesse elettorali”. Legambiente: “Problema complesso, non illudiamo i cittadini”

Così in un comunicato Legambiente Terracina:

“Abbiamo visto il ripristino della linea ferroviaria Terracina-Priverno Fossanova in tutti i “Programmi” dei nostri candidati di questa campagna elettorale e riteniamo che sarà così anche per molte future campagne elettorali a Terracina”.

Ciò che noi pensiamo e che diciamo da mesi è che il ripristino della linea Terracina-Priverno è un obiettivo molto complesso per evidenti motivi:

la linea corre per molti chilometri sotto un fronte franoso classificato nel PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) della Regione Lazio a rischio molto elevato R4 (quando esistono condizioni che determinano la possibilità di: perdita di vite umane o lesioni gravi alle persone; danni gravi e collasso di edifici o infrastrutture; danni gravi a attività socio-economiche) che mette a rischio anche la superstrada Frosinone Mare seppur con un impatto minore.

La messa in sicurezza di questo vasto fronte franoso richiede una quantità di investimenti notevole (non i 4 milioni già assegnati ma decine di milioni di Euro). Inoltre la messa in sicurezza, seppur si trovassero i soldi necessari, non abbatterebbe il livello di rischio che resterebbe comunque elevato con la necessità di una costante manutenzione delle opere realizzate, come ad esempio nel caso di barriere paramassi deformabili e quindi ulteriori soldi.

E’ chiaro che tutto ciò rende il quadro assai complesso in termini di investimenti necessari, di tempi di realizzazione delle opere e di livelli di responsabilità coinvolti.

Questo non significa che non è giusto continuare a battersi, tutti vorremmo che il treno tornasse presto a Terracina ma ci piacerebbe che la questione fosse affrontata nella sua complessità con maggiore serietà e soprattutto con un approccio più civico e partecipativo, chiedendo un tavolo concertato con la Regione Lazio, all’interno delle azioni partecipative relative alla discussione del Piano di Mobilità del Lazio, al quale debbono sedere oltre all’Amministrazione locale, anche i comitati, le associazioni e tutti i portatori di interesse, e finalizzato ad ottenere un Piano dedicato e completo di tutti gli interventi necessari per traguardare il ripristino del treno a Terracina ed una calendarizzazione puntuale degli stessi, valutando anche i danni di eventuali ritardi di attuazione del Piano per la collettività e l’economia della Città.

Pensiamo che sia del tutto inutile continuare, per propositi esclusivamente elettorali, ad illudere i cittadini (come si fa da anni) che l’obiettivo è dietro l’angolo. Molti degli impegni politici assunti sul treno, negli anni scorsi, sono stati già ampiamente disattesi. Ne è riprova il fatto che sono passati già 6 anni dalla frana e molti altri ne passeranno se la Città tutta non si mobiliterà unita su questo tema rinunciando a demandare la questione unicamente alla politica.