Terracina e il problema della ludopatia: il regolamento comunale promesso non arriva

Tantissimi hanno perso il lavoro, la famiglia ed anche i beni patrimoniali frutto di una vita di sacrifici . Nei casi più gravi in tanti sono arrivati perfino al suicidio gesto che pensa di compiere, per la disperazione, un giocatore d’azzardo su sette.

Lino Bucci della SPI/CGIL LEGA Terracina – Fondi denuncia ancora una volta il grave fenomeno sociale in un comunicato stampa:

“Davanti a drammi del genere ci sono istituzioni che restano immobili o quasi adducendo motivazioni poco credibili generando dubbi magari che non hanno ragione di essere.

Il regolamento promesso non arriva

Era il 31 ottobre 2016 (avete capito bene ……OTTOBRE 2016!!!!!!) quando il Consiglio Comunale rimandò alla Commissione competente la bozza del “Regolamento Comunale sulle sale giochi e sull’installazione degli apparecchi e congegni di intrattenimento e svago”. In data 8 novembre 2016 (avete capito sempre bene…..8 NOVEMBRE 2016!!!) detta commissione si riunì per esaminare il suddetto.

Il Presidente della Commissione Politiche Sociali, dopo una seduta con un primo esame molto sommario, rimandò la riunione successiva “a tra 15 giorni circa” . Ora ci perdoni l’amara battuta Sig. Presidente ma per lei quanto durano 15 giorni?? E’ trascorso quasi un anno e non si vede luce. Il motivo? I cittadini hanno diritto di conoscerlo. Non possiamo e non vogliamo credere che tutto questo tempo sia trascorso per studiare quei pochissimi articoli che lo compongono. Manca forse la volontà politica? 

A Terracina l’unica cosa fatta è stata quella di creare uno sportello di ascolto, affidato ad una cooperativa, di cui coloro che ne sono a conoscenza si contano sulle dita di una mano con risultati facilmente immaginabili. Forse occorreva una maggiore pubblicizzazione vista la gravità della problematica.
A suo tempo si era parlato dell’istituzione di un osservatorio ma a tutt’oggi non se ne ha notizia.

Altre amministrazioni quali ad esempio Pavia e Napoli, città nei primissimi posti in Italia per il gioco d’azzardo, hanno ottenuto ottimi risultati importanti con un’azione incessante di prevenzione e informazione con un senso di responsabilità consono a chi ha a cuore la salute dei propri cittadini.
Come si può ben notare un regolamento non è del tutto inutile….anzi tutt’altro!!
Diventa tutto meno complicato se a questo si aggiunge uno sportello ben pubblicizzato, un osservatorio composto da persone competenti ed incontri informativi e formativi in tutti i luoghi di aggregazione, maggiormente nelle scuole e nei centri anziani. In questo modo sinergico si otterrebbero risultati importanti e si salverebbero vite umane e famiglie.

Nella terza settimana del mese di settembre si sarebbe dovuta tenere la giornata provinciale del buon gioco, così come approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, ma neanche in questo caso abbiamo avuto notizia in merito contrariamente , ad esempio, a Fondi che con il patrocinio della Provincia di Latina e in collaborazione con la Pro Loco, ha organizzato dal 22 al 24 Settembre la bellissima e partecipata manifestazione “Giochiamo insieme contro le ludopatie”. Quando si vuole si agisce a prescindere da qualsiasi altro problema e/o impedimento che davanti a problemi del genere rappresentano solo una scusante.

Come tutti ormai sanno trattasi di un problema enorme dai risvolti giuridici ,sanitari e di sicurezza.

Occorre però avere il coraggio di prendere decisioni con determinazione e velocità in quanto la ludopatia non è solo un fenomeno sociale ma è una vera e propria patologia e come tale, con la doverosa responsabilità, va affrontata.
Certo per lo Stato e per le Società Concessionarie è tutto molto diverso visto che trattasi solo e soltanto di business in funzione dell’enorme quantità di denaro in entrata.


Ecco i dati di un fenomeno sociale grave!

Vengono i brividi nel sapere che nel 2016:
1) sono stati raccolti in giocate legali 96,1 miliardi di Euro contro i 34,7 del 2006;
2) i ricavi per le aziende sono stati pari a 9 miliardi;
3) gli introiti fiscali sono stati di 10,5 miliardi;
4) gli investimenti pubblicitari sono stati pari a 71,6 milioni di euro con un incremento del 40% sul 2015;
5) la Regione Lazio, per gioco d’azzardo, è la seconda in Italia dopo la Lombardia;
6) Latina è la prima provincia del Lazio e tra le prime 5 in Italia;
7) 400.000 bambini fino a 9 anni già hanno provato a giocare;
8) 1.300.000 studenti tra i 14 ed i 19 anni gioca d’azzardo con rischio ludopatia (dati Nomisma);
9) I pensionati bruciano in media 3.200 euro all’anno ossia 266 euro al mese.

La SPI/CGIL in prima fila contro la ludopatia

Come già detto in precedenza noi “diversamente giovani” dello SPI/CGIL Lega di Terracina-Fondi proseguiamo sempre più decisi nel nostro cammino in attesa di essere affiancati anche da altre Istituzioni, in primis quella locale, le quali dovrebbero prendere atto della drammaticità della malattia “ludopatia” la cui soluzione non può più attendere perché per ogni vita umana che si perde c’è sempre un responsabile morale.
Phil Donahue affermava che “Il suicidio è una soluzione permanente a un problema temporaneo” e nessuno deve lasciare nulla di intentato per risolvere quel “problema temporaneo” che si chiama…..LUDOPATIA”.

Lino Bucci