Ecco il Papa che venne eletto a Terracina: Urbano II. Il Papa della prima crociata

Fu eletto papa nel 1088 a Terracina, in quanto Roma era nelle mani dell’antipapa Clemente III.

 

Nel 1095 convocò il Concilio di Clermont-Ferrand, che divenne occasione per bandire la prima crociata.

L’elezione papale del 1088 si svolse il 12 marzo a seguito della morte del papa Vittorio III.

Papa Vittorio III morì il 16 settembre 1087 a Montecassino. Poco prima della sua morte raccomandò l’elezione del cardinale Ottone di Lagery come suo successore.

Roma era, in quel momento, sotto il controllo dell’antipapa Clemente III, che era sostenuto dal imperatore Enrico IV, e difficilmente sarebbe stata recuperata in breve tempo.

In questa situazione i cardinali fedeli a Vittorio III si riunirono il 9 marzo 1088 a Terracina, sotto la protezione dell’esercito normanno, per eleggere il nuovo pontefice.

Oltre ai cardinali vescovi, che erano i soli a poter eleggere il papa, all’assemblea elettorale, riuniti nella cattedrale dei Santi Pietro e Cesareo erano presenti anche i rappresentanti degli ordini inferiori dei cardinali, oltre a quaranta fra vescovi e abati, nonché Benedetto, il prefetto di Roma, e la contessa Matilde di Canossa.

Dopo gli usuali tre giorni di digiuno e preghiera si riunirono il 12 marzo tutti i cardinali ed il resto del clero e dei laici presenti.

Il cardinale vescovo di Albano, Frascati e Porto propose l’elezione di Ottone di Lagery, secondo le intenzioni del defunto Vittorio III. Ottone accettò l’elezione e prese il nome di Urbano II. L’elezione venne annunciata pubblicamente dal cardinale di Albano, Pietro Igneo. Nello stesso giorno il nuovo papa venne consacrato e venne celebrata la messa di incoronazione. Urbano II poté rientrare a Roma non prima del novembre 1088.

Il Papa della prima crociata.

Obiettivo fondamentale di Urbano era unificare la Chiesa cattolica soprattutto dopo lo scisma con gli ortodossi del 1054 (sotto Leone IX); per fare ciò occorreva senza dubbio un impegno universale, una missione religiosa che doveva coinvolgere tutti i cristiani. Questa missione fu identificata dalla volontà di liberare il S. Sepolcro di Gerusalemme dagli infedeli.

L’occasione si presentò in tutta la sua limpidezza in un concilio importante tenuto a Piacenza nel marzo 1095: lì dinanzi a 200 vescovi e all’ambasciatore dell’imperatore di Oriente Alessio che supplicava il papa di aiutarlo a “liberare Gerusalemme dagli infedeli” Urbano poté elaborare il suo progetto di crociata, invitando tutte le chiese a difendersi dalla “minaccia musulmana”. Così facendo egli poteva tentare di stemperare la tensione generatasi con lo scisma.

Per organizzare la missione che doveva trasformare i credenti in soldati, animati da un grande fervore religioso, il pontefice partì per la sua Francia, organizzando un altro concilio nella città di Clermont nel novembre del 1095. Lì pronunzierà un famoso proclama in cui bandirà la prima crociata; usando immagini bibliche, miniature dei santi, esortò i cristiani a prendere la spada contro i Turchi, al grido famoso “Dio lo vuole!”. L’obiettivo della crociata non solo era la presa di Gerusalemme ma soprattutto la creazione di un regno latino in Oriente, da opporsi ai reami islamici in terra santa.

 

Il Papa Urbano II al Concilio di Clermont nel 1095 espone alla gerarchia ecclesiastica i due intenti: la pace in Europa e la guerra in Terra Santa. Miniatura del XV secolo.

 

La morte colse questo energico papa, poi beatificato, il 20 luglio 1099, prima di essere venuto a conoscenza del successo della “sua” crociata; è sepolto nelle Grotte Vaticane.

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