Il vitigno che sotto la denominazione “Moscato di Terracina” è largamente coltivato nei dintorni della città pontina non appartiene a varietà diversa, per caratteristiche ampelografiche, dai vitigni coltivati sui Colli Laziali ed Agro Romano e, tuttavia, l’uva prodotta a Terracina ha caratteristiche di maggior pregio che la rendono adatta al commercio e all’esportazione:
– maggiore consistenza della polpa degli acini,
– profumo più accentuato,
– resistenza maggiore della buccia.
Il Moscato di Terracina è varietà intermedia tra i moscatelli da vino ed i moscatelloni meridionali, da cui probabilmente deriva.
Germoglia e matura precocemente. La raccolta inizia nella prima decade di Agosto e può protrarsi fino al 15 / 20 Settembre.
Il segreto di un vitigno d’eccezione: la natura del terreno e un clima unico.
Le uve da tavola di alta qualità richiedono terreni magri, permeabili, ben esposti e ventilati, non soggetti a brine tardive o a nebbie persistenti.
Si comprende perciò, come i terreni sciolti, sabbiosi, soleggiati e quelli mediamente argillosi, presentino a poca profondità un naturale grado di freschezza che forniscono al moscato un ambiente ideale.
L’optimum ambientale si raggiunge però grazie al clima che è temperato, mite, costante e, tuttavia, ventilato per la presenza dei venti di libeccio e di scirocco.
Fonte: terrapontina.it