“Abuso di sostanze alcoliche e musica troppo alta”. Il Questore di Latina interviene per garantire la quiete pubblica

Alla fine della stagione a ricordare il rispetto delle regole e della convivenza civile è arrivata la decisione da parte del Questore di Latina di sospendere l’intrattenimento musicale ad un noto stabilimento balneare.

Il divertimento dei giovani deve essere consentito, così come però il prevalente diritto per i residenti a condurre una vita serena per le proprie famiglie.

La giurisprudenza si è sempre espressa in tal senso. La Magistratura Amministrativa (Cfr. CdS, sez. V, sentenza n. 4457/2002; TAR Veneto, sez. I, sentenza n. 1582/2007)  più volte ha affermato che  il cd. “diritto al divertimento o all’aggregazione” è ritenuto recessivo e quindi di minore importanza giuridica e sociale rispetto al diritto alla quiete, quale espressione del diritto alla salute psicofisica delle persone”.

Esiste una normativa nazionale contro l’inquinamento acustico e una normativa locale che fissa limiti chiari in termini di orario per l’intrattenimento musicale e tutele per le diverse zonizzazioni acustiche della città.

Si stratta di scegliere quale deve essere il futuro turistico della nostra città.

Un turismo di qualità per famiglie con disponibilità economiche per soggiorni prolungati o una presenza “distruggi e fuggi” che sta pesantemente dequalificando la nostra proposta turistica.

Chi deve amministrare la città ha responsabilità serie delle quali deve dar conto. Non è possibile far finta che sia semplicemente un problema di ordine pubblico: è soprattutto un problema di proposte chiare di un futuro di qualità per la nostra città.

Noi pensiamo ad una città moderna, pulita e rispettosa di tutti. Quello che si è visto questa estate speriamo di non vedere più nel futuro.

La maggior parte della città è dalla parte delle regole e della convivenza civile. Chi si volta dall’altra parte è complice e corresponsabile.

Un DJ