Le tamerici: il mare, la poesia e Terracina!

Una pianta che abbellisce l’intero Viale Circe di Terracina.

Di recente sono stati piantati 150 nuovi alberi di tamerici lungo tutto il Viale Circe e la pianta è diventata un simbolo della città.

Le caratteristiche della pianta.

Le tamerici sono caratterizzate da una fioritura piumosa in spighe sottili, generalmente primaverile-estiva.
Hanno fronde vaporose, formate da piccolissime foglie alterne, squamiformi, generalmente di colore verde glauco, simili, ad un esame superficiale, a quelle di alcune conifere. I frutti sono generalmente delle piccole capsule triangolari.

Pianta di tamerice sulla spiaggia. Ideale per la frescura estiva.

 

Una curiosa caratteristica delle tamerici, osservata sulle piante in riva al mare, è la “sudorazione” sotto forma di gocce di liquido chiaro ed estremamente salato, la quale durante il giorno ed in assenza di vento (che ne favorirebbe l’evaporazione) genera una vera pioggia, che colpisce chi si trova sotto la loro chioma.

Una pianta amata dai poeti.

Giovanni Pascoli intitola la sua prima raccolta di poesie Myricae, parola latina utilizzata anche da Virgilio per indicare i suoi carmi bucolici e che significa, appunto, tamerice. Vengono inoltre citate nella poesia di Gabriele D’Annunzio La pioggia nel pineto: …”piove su le tamerici/salmastre ed arse…”. Le tamerici sono presenti anche nella poesia “Fine dell’infanzia” di Eugenio Montale, presente nella raccolta Ossi di seppia: …”non erano che poche case/di annosi mattoni, scarlatte,/e scarse capellature di tamerici pallide…”

Ecco “La pioggia nel pineto” di D’Annunzio.

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.

Sono state piantate 150 tamerici sul Viale Circe di Terracina (foto www.latinaoggi.eu)

Virgilio: “Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici”.

Ma come diceva Virgilio nelle Bucoliche: “Non omnes arbusta iuvant humilesque Myricae” “Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici”.

Qualche vandalo nei giorni scorsi ha distrutto una pianta di tamerice sul Viale Circe ed è scattata una forte indignazione sui social della città: non si toccano le nostre tamerici!

Una pianta diventata un simbolo di una città che vuole cambiare.

A di Trocchio