La “Cattedrale” naturale di 18 metri nell’area protetta naturale di Campo Soriano

Il Monumento naturale di Campo Soriano è un’area protetta nei comuni di Terracina e Sonnino, in provincia di Latina presente nel Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.

Monumento naturale di Campo Soriano (Troise Carmine – Washi)

L’area protetta si estende per 974 ettari

in una vasta conca carsica dei monti Ausoni compresa tra Monte Romano e Monte Cavallo Bianco, di grande pregio geologico e paesaggistico.

Tra gli elementi geologici più interessanti spiccano gli hum, una peculiarità di Campo Soriano, dei puntoni rocciosi isolati che emergono dal terreno a forma di guglie che raggiungono l’altezza massima nella Rava di San Domenico, anche nota come Cattedrale, di 18 metri.

Alcuni resti di antichi mattoni, che chiudono una nicchia naturale, indicano inoltre la sede di una immagine votiva.

La dedica della Rava a San Domenico è stata data da un monaco benedettino.

Tecnicamente la Cattedrale è un rilievo residuale di calcare che si erge sul fondo di un piano carsico. Nella piana di Campo Soriano si ergono numerosi hum, risultato dell’intenso carsismo che modella tutta l’area.

La vallata viene definita con un termine della lingua serba: polje.

Qui si possono riconoscere le tappe dell’evoluzione del bacino carsico (faglia, modellamento glaciale, gelivazione, fase lacustre, svuotamento).

Il polje carsico è una vasta dolina di crollo formatasi per effetto di erosione e corrosione durante un tempo lunghissimo. È delimitato da un bordo roccioso ininterrotto che può raggiungere anche una certa altezza.

Il fondo è piatto, del tipico colore rosso, e molto fertile in tutta la sua estensione: non per niente è ampiamente praticata la coltivazione del raro vitigno Moscato di Terracina, la cui produzione è promossa da una sagra in località La Fiora.

Flora e fauna

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La flora è quella tipica degli ambienti ruderali, caratterizzata da ginestre, erica e varie piante erbacee a basso fusto. La fauna è fortemente condizionata dalla storica presenza antropica.

Si trovano il biacco, il cervone (il più grande tra i serpenti italiani che spesso supera i 2 metri), la vipera (l’unica specie velenosa) e il saettone, il ramarro, il tritone italico e la lucertola. Tra i mammiferi più comuni ci sono volpi, tassi, istrici, ricci e faine. Fra le cime il falco pellegrino.

Fonte: Wikipedia