WWF Terracina: “I Sindaci devono regolamentare l’uso dei pesticidi in agricoltura”

Si chiede un regolamento a tutela della salute di tutti.

Presto a Terracina un convegno nazionale.

Oggi è stata inviata a tutti i sindaci della provincia di Latina una lettera in cui Il WWF Litorale laziale e l’ISDE-Medici per l’Ambiente chiedono agli amministratori locali di affrontare la questione dei pesticidi in agricoltura.

Se ne potrebbe fare a meno come provano da tempo gli agricoltori che usano metodi biodinamici o biologici, ma almeno va introdotto un regolamento a tutela dei cittadini e degli stessi operatori.

E chi se non i sindaci possono intervenire in merito?


Gli esperti avvertono dei gravi pericoli

Come afferma l’oncologa pediatra Patrizia Gentilini  “Alla base di questi fitofarmaci in generale si trovano sostanze tossiche, persistenti, bioaccumulabili,  estremamente nocive. Gli effetti esercitati sugli organismi superiori e quindi anche sull’uomo da queste sostanze sono presenti anche a dosi infinitesimali (per l’atrazina sono descritti effetti a dosi 30.000 volte inferiori ai limiti di legge).

Occorre una drastica riduzione della esposizione a tutti quegli agenti chimici e fisici già ampiamente noti per la loro tossicità e cancerogenicità.”

Preoccupante l’uso in agricoltura del glifosato, l’erbicida più diffuso al mondo, che proprio in questi giorni è oggetto di una raccolta di firme a livello europeo per bandirne l’uso. Nella nostra regione i dati a disposizione, per quanto limitati, d’altra parte, evidenziano la presenza di una contaminazione importante.

Livelli alti di contaminazione anche a Terracina

Tra i pochi punti della rete laziale di monitoraggio ce ne sono due che ricadono nel comune di Sabaudia e uno ciascuno nei comuni di Pontinia e di Terracina. In due di questi quattro punti il livello di contaminazione è alto, fanno sapere i cittadini attivi nel WWF locale.

La situazione non è delle più leggere e il WWF Litorale laziale e ISDE-Medici per l’Ambiente, invitano i sindaci ad adottare misure incentivanti nei confronti degli operatori per una trasformazione della produzione agricola senza uso della chimica a tutela della salute pubblica.

Per questo le due Associazioni chiedono di dare prima possibile una regolamentazione dell’uso dei pesticidi in agricoltura come hanno iniziato a fare altre città italiane e di impegnarsi per la costruzione di un distretto rurale dove le produzioni agricole sarebbero condotte con metodi naturali così come viene fatto in altre parti del territorio nazionale.  Ne trarrebbero vantaggi in termini di salute tutti, in termini economici gli operatori che si inserirebbero in un mercato in espansione.

A maggio a Terracina sarà organizzato un convegno importante per dare un contributo di conoscenza sulla diffusione di tali prodotti, sui possibili rischi derivanti dal loro utilizzo e sulle potenzialità della domanda di frutti della terra coltivati con metodi alternativi.

Distanze di sicurezza e obbligo di informazione dei trattamenti.

Il gruppo Facebook “No pesticidi” 

https://www.facebook.com/groups/1629235214025737, partito da Terracina ed ora con una rilevanza nazionale, chiede da tempo in particolare l’introduzione di una normativa rigida per l’utilizzo dei pesticidi in prossimità delle abitazioni civili, con il rispetto di distanze di sicurezza minime e l’obbligo di avvisare i confinanti prima di ogni trattamento con l’apposizione di specifici cartelli.